Serena, in arte Tsuki, Luna o mese sia in cinese sia in giapponese: hiragana  つき (Tsuki e NON Zuki!!) classe 1997. Nata a Milano ci ha confessato, in gran segreto, di non aver mai pensato di abbandonare questa meravigliosa città. É appunto a Milano, che inizia a fare le sue prime ricerche sul BDSM già in giovanissima età. Inizia a disegnare, già durante l’adolescenza, scene di SM, terribilmente curiosa di sapere se nella realtà le cose erano simili a quelle che pensava nella sua testa.

A 18 anni decide d'iniziare con le sue prime esperienze sul campo partendo dal play party più datato d'Europa, Milano (appunto) Ultimo Lunedì; scarsa conoscenza in materia e senza conoscere praticamente nessuno di questo ambiente. Insomma...zaino in spalla e via, donna avventura!

Racconta, sorridendo, che arrivata alla sua prima festa viene accolta in modo più che positivo e questo l'ha spronata a continuare, seppur con qualche difficoltà, la sua avventura nel mondo del sadomaso.

Mi permetto di aggiungere, e sono sicuro che Tsuki-chan lo gradirà, un mio personale ricordo. A parte il fatto che il suo nickname lo abbiamo "creato" insieme durante una chat nella quale mi ero permesso di consigliare di separare la sua attività "ufficiale" dalla sua passione per il mondo kinky, almeno nei social media. A parte questo, dicevo, ricordo il suo primo incontro con il sottoscritto durante una workshop di shibari che tenevo presso il locale che ospita l'Ultimo Lunedì. Lei era la modella-bunny di un allievo del seminario, impacciata ma non tanto, spaesata ma non troppo, ha fatto in fretta a prendere confidenza durante il workshop e farsi ammirare (ed invidiare ...) da tutti i partecipanti e le partecipanti. Alcune foto dell'evento di allora sono sicuramente da qualche parte nelle numerose cartelle del mio computer ma il ricordo di Tsuki prima che diventasse Tsuki è ben piantato nella mia testa e sono certo che le farà piacere saperlo, quando leggerà queste righe.

Ma ora continuiamo a parlare di lei, i miei ricordi sono poco interessanti per chi sta tartufando in questo articolo, ne sono certo.


Con il passare del tempo, ai play party si aggiungono gli shooting fotografici su vari temi, dal classico ritratto posato a foto fetish con tute in latex, cappucci e stivali. Insomma, anche qui (come nell BDSM) un inizio senza una rotta precisa da seguire, esplorazione ed esperienze di prima mano, in ogni caso. Nel giro di pochi anni (circa un paio) posa con vari fotografi di ritratto, fetish e BDSM, professionisti o buoni (a volte ottimi) dilettanti e può considerarsi una delle pochissime kinky model italiane a tutto tondo, sensuale, erotica, passionale, ironica ed autoironica interprete di se stessa e del suo fascino, tutto italiano, tutto suo.


 

 

Chiudiamo questa breve presentazione con le sue stesse parole: "attualmente cerco di avere uno stile più preciso in ambito fotografico. Cerco di interpretare per lo più scene fetish/BDSM, cercando anche di soddisfare anche le fantasie delle persone che mi seguono".

Insomma, un'esploratrice - sicuramente - con la quale vale la pena organizzare qualche viaggio nei territori più o meno conosciuti delle fantasie kinky: quei territori che non troverete mai in una guida Michelin, per intenderci.

Credit: Foto Maurice Poison, Modella Tsuki.

Tsuki @ IG: @iperuranioartist



 

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