Esiste una differenza tra lo "shibari" e il "kinbaku"?
Abbiamo sentito dire, nell'ordine:
1) shibari legatura erotica, kinbaku legatura stretta, dolorosa;
2) shibari legatura in generale kinbaku legatura erotica;
3) shibari legatura dolce, kinbaku legatura violenta.
Quindi, e in definitiva, chi ha ragione? Che differenza c'è tra "shibari" e "kinbaku"?
Secondo alcuni che di giappo se ne intendono più di me nessuna.
La differenza tra shibari e kinbaku e l'idea del "legare" e "legare stretto" è considerata da alcuni una "manomissione" occidentale. Il kanji centrale e radice di entrambe le parole (縛) si pronuncia semplicemente "baku" se è pronunciato alla "giapponese" o "shiba" se è pronunciato alla "cinese". Quindi in fondo, secondo alcuni, tra shibari e kinbaku alla fine esiste solo una "differenza" di pronuncia: On’yomi (lettura cinese) shibari 縛り, Kun’yomi (lettura giapponese) kinbaku 緊縛 e per il resto indicano, in fondo, la stessa cosa, una in avverbio (per alcuni sostantivizzato, quindi o legare o legatura) e l'altra in sostantivo (legatura).
C'è però da sapere un'altra cosa: la parola kinbaku è un neologismo, non fa parte del dizionario tradizionale giapponese (per intenderci è come "petaloso" ...) e pare sia stata introdotta per la prima volta propio dalla rivista Kitan Club (ma guarda che caso!) per scrivere qualcosa di simile a "bondage" anche in giapponese. Quindi kin-baku sarebbe da intendersi come severa-legatura, una legatura costrittiva in cui chi lega domina e chi è legato/a è sottomesso/a, secondo norma e regola del buon dizionario s/m europeo nel quale la parola bondage (bondagium latino) è stata presa in prestito dall'inglese del XII secolo ove indicava il latifondo in cui risiedevano, in stato di costrizione e semischiavitò, i servi della gleba.
Attualmente e per non sbagliare si dice shibari/kinbaku per le legature in generale e semenawa per le legature che hanno lo scopo di indurre anche dolore articolare, muscolare o - generalmente - posturale.
[Foto di apertura: gentile concessione Maurizio Salinas da "I bizarri anni '50", Modella: Elena M.]